cosa guarda la Banca

articolo di luca pacini, rating advisor & esperto del credito

luca pacini

Le Banche Italiane sono molto liquide ma concedono poco Credito alle PMI: ti spiego cosa fare.

a cura di LUCA PACINI 🌟rating advisor (chief financial officer presso numerose aziende) già A.I.F. Banca d’Italia

Consulenza Strategica Aziendale e Bancaria presso www.brokerassociati.it

Mario Draghi, vi elenchiamo ciò che il Presidente BCE in più occasioni ha ribadito

Crescita dello 0,2% !! Evviva !! (sic) Adesso si sente parlare in tutti i modi di crescita, ma in un’economia come quella italiana che dipende molto dal credito bancario questa difficilmente potrebbe realizzarsi se il Sistema Bancario restringe la concessione del Credito…. .

Negli ultimi mesi si assiste ad uno strano paradosso.

Da un lato, la domanda di credito bancario è scesa in seguito al rallentamento dell’economia reale. Dall’altro lato, la propensione delle banche a concedere credito si è ridotta per i rischi insiti in questo tipo di attività, che assorbono dosi sempre più importanti di patrimonio in un momento in cui la capacità di autofinanziamento e di aumento del capitale delle stesse banche non consentirebbe di rispettare i vincoli imposti dalle autorità monetarie.

Le banche sono così piene di liquidità, ma la concessione dei crediti rimane contenuta. Il basso livello dei tassi di interesse imposto dalle autorità monetarie non si è del resto rivelato un buon incentivo a concedere crediti, la redditività dei quali per le banche rimane molto limitata. Paradossalmente, all’abbassarsi di tali tassi la domanda e l’offerta di credito bancario, anziché crescere come dovrebbe accadere secondo le tradizionali regole dell’ economia e della finanza, non aumentano affatto, ma anzi si riducono. E si finanziano solo i migliori ………. che magari non ne hanno bisogno !

Come fare allora?

Si deve “solo” dimostrare alla propria Banca di avere tutte le carte in regola per essere solvibile e che quindi il finanziamento che si va a chiedere non si trasformerà mai in un “credito deteriorato” che tanto spaventa le Autorità Monetarie e che frena la concessione.

Dato che essere nei migliori, in termini di rating, dipende in massima parte dal valutato (e non solo dal valutatore), la buona notizia è che per essere finanziato bisogna conoscere le  regole alle quali si attiene la banca.

E se non hai un direttore finanziario CFO o un consulente bancario indipendente che ti aiuta, avere credito è pari alla probabilità di vincere al casinò.

Ecco quindi 4 suggerimenti, 4 strategie da pensare e usare prima di andare dal direttore della propria Banca.

  1. dimostrare alla banca la solidità del business e delle idee (obbligatorio), magari con un dettagliato budget previsionale. Le Banche vogliono lavorare con aziende che hanno trasparenza e capacità di pianificazione. Si deve redigere  uno schema, un business plan  capace di sintetizzare sia l’idea di business che i contenuti attuali e futuri dell’attività imprenditoriale, in maniera chiara e numericamente dimostrabile. Noi possiamo fornirvelo redatto su schema Universita Cattolica Milano.
  2. Le vecchie garanzie patrimoniali da rilasciare e le garanzie personali avranno sempre meno peso in questo tipo di valutazioni, sostituibili (consigliato) dai Consorzi di Garanzia (es. Medio Credito Centrale, che possiamo darvi in 48 ore!)
  3. Capire come ragionano le banche (obbligatorio). Di fondamentale importanza è far capire agli Istituti di Credito come ed entro quando verrà restituito il finanziamento. Attenzione poi a scegliere subito una o due banche (non di più!): quando fai domanda per avere credito alla banca rimane traccia della tua richiesta in Centrale rischi. Quindi, far risultare che ci sono state 10 richieste di affidamento non soddisfatte ti metterà subito in cattiva luce.  Esistono poi altre verifiche che le banche normalmente fanno e che possono condizionare da subito il giudizio circa la tua azienda: L’analisi del numero dei passaggi di proprietà che negli anni ci sono stati (da spiegare subito) e l’analisi dei soci e delle figure determinanti in azienda (attenzione a che nessuno risulti un cattivo pagatore, neanche con l’erario). Infine, programmare per tempo la richiesta di finanziamento: paradossalmente è meglio chiedere credito quando non se ne ha bisogno, piuttosto che aspettare il momento di difficoltà. E qui si torna al punto 1.
  4.  Avere i crediti Assicurati (consigliato). Uno dei problemi che attanaglia sempre più le imprese italiane, oltre alle tasse, sono i pagamenti in ritardo o non ricevuti affatto. Non riuscire ad ottenere quanto dovuto può avere ricadute significative per il bilancio di una qualsiasi Azienda, anche in salute, esponendola alla impossibilità di corrispondere quanto dovuto, a sua volta, alle banche. E proprio queste ultime consigliano spesso alle imprese di rivolgersi alle Compagnie di assicurazione Crediti. Una soluzione ideale per l’imprenditore e per l’istituto di credito stesso che, in questo modo, riesce ad ottenere una certificazione del dato ed una garanzia certa sul bene oggi più prezioso per un’azienda: i propri clienti.  

 Avere informazioni aggiornate e puntuali su come i vostri vecchi e nuovi clienti gestiscono i pagamenti permette di giocare d’anticipo, così come avere la certezza che i propri crediti siano coperti permette di pianificare i flussi di cassa con serenità.

Lo studio di consulenza bancaria e tributaria specializzato in credito è in grado di fornirvi sia le informazioni sia la copertura ed inoltre si occupa, per vostro conto, dell’eventuale apertura conti e ricerca fidi, senza muovervi dal vostro ufficio.

Per una panoramica più approfondita su PMI : Finanza aziendale, Banca e Crediti ti rimando ad un altro mio articolo che ha avuto molto interessevedi link: https://www.brokerassociati.it/

ma soprattutto chiama o scrivi per avere info su un fido sicuro senza rovinarti la reputazione bancaria con inutili richieste a vuoto prima ancora di iniziare.

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